Tutto
iniziò con una lupa. Poveretta, quella passava di là, allegra e
gaudente, e vide 'sti due bambini, poveretti pure loro, senza madre
né padre né casa né Vespa né Adidas di Jeremy Scott.
Subito
pensò “Gli mancano le Adidas di Jeremy Scott! Come faranno senza
di esse, poveretti?”.
Vide
anche che essi, emaciati, avevano un disperato bisogno di cibo,
quindi andò da loro e gli disse “Poveri piccoli, senza cibo e
Adidas...” e li allattò.
E
da lì partono le rocambolesce imprese ed eroiche gesta dell'Italia,
di Romolo e Remo, di Giorgio Armani e Mussolini.
Italia
è così bella, così misteriosa che le sue origini si fondono nella
leggenda. C'è chi sostiene la teoria della lupa fissata con le
Adidas, chi dice che Enea, figlio di quella bonazza di Venere fece un
lungo viaggio da Troia a Roma e dicendo le fatidiche parole “Qui un
bel villino con le palme ci starebbe un amore” la fondò, c'è chi
dice che Romolo e Remo nacquero da quello schizofrenico di Marte con
la sacerdotessa Rea Silvia, chi dice che nacquero da una schiava ed
un fallo apparso in casa di Terenzio, re di Alba Longa.
Roma
era tanto grande quanto il guardaroba di Anna Dello Russo (ed è
tutto dire) e più tempo passava, più la sua magnificenza si
impadroniva di Egitto, Anatolia, Francia, Germania, fino
all'Inghilterra.
Giulio
Cesare ed in seguito Augusto fecero accrescere sempre di più questa
magnificenza, il primo andando a destra e a manca dicendo di essersi
scopato Cleopatra (ciò che gli fa più onore), l'altro facendo il re
in un ordinamento democratico (un po' contraddittorio?).
Dopo
Augusto iniziò un lungo periodo di decadimento, culminato con la
caduta dell'Impero Romano d'Occidente, mentre quello d'Oriente, con
capitale Bisanzio, sarebbe rimasto saldo fino agli anni 40 del '900.
Dopodiché
inizò un periodo in cui nessuno si lavava e tutti avevano la fifa
blu di Dio: il Medioevo, periodo di conquiste, battaglie, fini del
mondo, pulci, Excalibur e varie ed eventuali.
Ma
il bello viene quando l'Italia diviene il centro indiscusso dell'arte
europea. E lì sorgono i miti di Leonardo Da Vinci, della sua
omosessualità e dell'inquietudine che mi viene ogni volta che guardo
la Gioconda. Poi abbiamo Botticelli e la sua Venere Ignuda, Donatello
con il suo David microdotato, Michelangelo Buonarroti e la sua
Cappella Sistina, opera di uno sfarzo incommensurabile (e il popolo
moriva di fame...).
Poi
vi è il Rinascimento, l'epoca dei Medici con il loro Lorenzo il
Magnifico e la loro Caterina, che con i suoi veleni riuscì a
conquistare pure la Francia, l'epoca in cui l'Italia non si chiama
Italia ma Regno di Savoia, Regno delle Due Sicilie, repubbliche
assortite. Epoca dell'opulenza artistica ed intellettuale, epoca del
lusso sfrenato delle arti e della letteratura, della musica.
E
dopo andiamo al Risorgimento, dove l'Italia inizia a diventare
Italia, tanto da volersi identificare sotto una stessa bandiera, la
bandiera che tutti amiamo, quella che ci fa scaldare il cuore quando
la vediamo, che ci fa sentire a casa anche se siamo su Alfa Centauri.
Questo è il periodo del Risorgimento, di Garibaldi, di Camillo Benso
Teresino Peppuzzo Antonio Maria conte di Cavour, delle battaglie e
degli scontri, dell'alba della Mafia, colei che scioglierà i bambini
nell'acido.
E
da ora in poi si chiamerà Italia, patria della musica di Verdi,
Puccini, Rossini e Mina, patria di Leonardo Da Vinci e Galileo
Galileo, patria di Giorgio Armani, Gianni Versace, Giuseppe Zanotti,
Elsa Schiaparelli, Valentino Garavani, Dolce e Gabbana, patria di
Gigi D'Alessio, Emma Marr... dicevo, patria di Dante, Boccaccio e
Petrarca, Umberto Eco, Oriana Fallaci, Pierpaolo Pasolini, Giovanni
D'Annunzio, Ugo Foscolo, Giacomo Leopardi, Giovanni Pascoli, Giuseppe
Ungaretti, patria di Marcello Mastroianni, Anna Mangani, Federico
Fellini, Sophia Loren, Monica Bellucci (mica la vuoi buttare via?!),
Franco Zeffirelli.
E
vennero i soldati e i kamikaze, le bombe atomiche, la guerra che
faceva soffrire la fame al popolo, ed anche da quella situazione
Italia uscì ferita ma ancora forte, talmente forte da guarire
completamente e risollevarsi.
Ma
Italia è acciaccata, poveretta, ha i reumatismi. E' una bellissima
starlette degli anni 40 che vede il suo album delle fotografie,
sognando di nuovo di essere grande con Giulio Cesare e Augusto, di
essere magnifica con Michelangelo e Raffaello. Ma lei ce la farà,
statene certi, riuscirà a fare il suo ultimo ruolo in un bellissimo
film di successo, e perché no, molti altri al seguito, perché
l'Italia è troppo bella per essere messa di lato, troppo preziosa
per non essere guardata.