Questa
è la storia di Ellenisia Jones.
Ellenisia
nacque ad Albion, Nebraska, il 18 settembre 1933. Suo padre,
Christopher, era un soldato che servì gli Stati Uniti d'America
combattendo nella Prima Guerra Mondiale, dove morì.
Sua
madre, Amaranthine, era una sarta che cuciva gli abiti più di
tendenza fra le donne di mezz'età. Aveva conosciuto Christopher in
un cabaret dove faceva la flapper girl, e lui, vedendola scintillare
di perline e bellezza, subito se ne innamorò.
Bastarono
due settimane per farla sua, due anni per sposarla, due anni per
metterla incinta. Ellenisia nacque sotto la pioggia torrenziale del
settembre del Nebraska.
A
qualche mese dalla nascita si potè vedere la reale bellezza ed il
reale talento della bambina. Aveva la testolina fittamente coperta di
sottili capelli neri, grandi occhi blu ed una vocina squillante che
tenne Christopher e Amaranthine svegli per molte, molte notti. Ma
Ellenisia era anche un tipino intraprendente e spigliato, tanto da
iniziare a parlare a dieci mesi dalla nascita e camminare un mese
dopo.
Man
mano che cresceva, Ellenisia sviluppava una bellezza ed una voce
sorprendenti. I capelli neri diventavano più lunghi e di un liscio
splendente, gli occhi si erano schiariti in un celeste brillante, le
labbra si erano inspessite. A dieci anni la piccola era già
desiderata dai suoi compagni di giochi.
La
sua voce, invece, le fece ottenere talmente tanti ruoli importanti in
recite e cori, che le sue coetanee la invidiavano a morte. La sua
intelligenza faceva impallidire i professori, che la ritenevano
inadatta per le classi che frequentava, e cercavano sempre di
convincere il testardo padre a farle saltare qualche classe.
Ma
la sua bellezza, in tutto il suo fulgido splendore, sbocciò quando i
sedici anni bussarono alla porta.
Si
sviluppò un seno prorompente, si assottigliò la vita, la voce si
faceva sempre più calda ed acuta, sempre più bella.
A
diciassette anni, strizzata in un costume, partecipò al suo primo
concorso di bellezza, Miss Nebraska. Inutile dire che, con il dono
che Madre Natura le aveva dato, lei vinse senza colpo ferire e fianco
scuotere.
A
diciotto anni un tipo, Mr Jackson Jacksons, le fece mettere talmente
tante idee in testa da trovarsi obbligato da lei stessa e dalla sua
tenacia, a farla diventare famosa. E così a diciotto anni, con la
sua voce e la radio, entrò nel cuore di tanti giovani, cantando di
amori infranti.
A
venticinque anni, facendosi ritrarre in burlesche foto da pinup,
divenne il sogno erotico degli uomini del suo tempo.
Ellenisia
iniziò ad essere una delle donne più desiderate, una vera bomba
sexy, una bomba sexy che non mostrava solo la sua latteria
rispondendo a qualunque domande con una sciocca risatina. Ellenisia
aveva cervello, e rispondeva a qualunque domanda, piccante e non, con
arguzia e loquacità. Molti furono gli uomini che si innamorarono del
suo cervello, del suo modo di porsi con l'interlocutore, della sua
parlantina spigliata e della sua risata contagiosa.
Ellenisia
aveva catturato l'America, l'aveva fatta sua.
E
poi ci fu il tempo del grande amore, quello che cantava nelle radio
ma che, fino a quel tempo, non era mai arrivato: e poi ci fu il tempo
di Paul.
Paul
Stone era un qualunque contadinotto del Kansas, devoto al suo lavoro,
alla Madre Terra e ai poster delle pinup come Ellenisia appesi alla
parete in camera su cui amava sognare, fantasticare e, di tanto in
tanto, procurarsi piacere.
Era
un bel ragazzo, con braccia forti, ma aveva un carattere aspro e
scontroso, sempre diffidente ed acido.
Ancora
misteriose, come le vie del Signore, sono le occasioni in cui
Ellenisia e Paul si conobbero.
Ma
tutti sanno, e lo sanno dai giornali, che la loro storia era intensa
quanto dolorosa. Lei era sempre e costantemente sugli occhi, le
bocche e le orecchie di tutti, ed alcuni avrebbero voluto averla tra le mani mentre lui, riservato com'era, non era affatto
abituato a quel tenore di vita così poco privato e poco intimo.
Le
litigate si sentivano per tutta Hollywood e dintorni, e qualcuno
disse anche che, a causa delle arrabbiature del marito e conseguenti
visite sessuali sempre meno frequenti, Ellenisia si sentì costretta
a grattare i propri pruriti intimi con nientemeno che James Hollock.
Lui era uscito da una relazione trafficata, lei c'era dentro fino al
collo, e qualche sfuggevole e reciproca occhiata venne interpretata
come un flirt vero e proprio, con tanto di amplesso al seguito.
Sarebbe
inutile dire che Paul, a causa di questi pettegolezzi, subì un
crollo emotivo che lo motivò ad iniziare a bere. Ma Ellenisia sapeva
ciò che faceva, e sapeva che tutte quelle storie su di lei e Hollock
erano solo storie, nient'altro che materiale succulento per
alimentare la leggenda del suo presunto amante.
Paul
credeva in sua moglie, ma poco in sé stesso, tanto da pensare di
essere lui la causa di tutte le tensioni in casa, e fuori. Ma lei
credeva talmente tanto in quella storia, credeva talmente tanto
nell'amore tra lei e Paul, che gli fece smettere di bere.
Lui
iniziò a prendere più confidenza con il mondo del successo, ed
iniziò ad andare a feste e galà insieme a lei, vestito di tutto
punto, cercando di sembrare meno contadinello di quanto in realtà
fosse.
Ma
si sa, nello showbiz sono tante le donne belle, anche se di davvero
belle ce n'erano davvero poche.
Da
ragazzone del Kansas con i poster pinup attaccati alle pareti, a Paul
quel mondo di donne splendide faceva gola come una caramella ad un
diabetico, e fu così che le voci, sempre dietro l'angolo, di una
storia con tante stelle del cinema, iniziarono a volare, come il
nervosismo di Ellenisia nel sentirle, come le sue urla nel vederle
sui giornali, come i piatti e i vasi contro Paul.
A
Paul la fama di essere marito di una donna di successo aveva fatto
girar la testa, l'aveva ubriacato ed Ellenisia stava vomitando al
posto suo.
Iniziarono
a chiedergli ruoli per film, visto il suo bell'aspetto e la sua voce
profonda. Si ipotizzò che fosse una bella presenza scenica, e fu
così. Schiere di ragazze attorno a lui, giornalisti e fotografi che
parlavano di lui e di Ellenisia, del loro rapporto, del fatto che lui
non si decidesse a divorziare da lei chissà per quale motivo.
E
lei, per ripicca, palesato il fatto che lui si fosse passato mezza
Hollywood, fece lo stesso con l'altra metà, ed il declino fu
compiuto: Paul inziò ad assumere atteggiamenti ossessivi e
dispotici, eccessivamente misogini e maschilisti, perché poteva
esser diventato un divo di Hollywood con i capelli impomatati, ma
sotto quegli strati di cerone e brillantina batteva un cuore da
contadinello del Kansas conservatore, quindi la donna va al secondo
posto e si becca tutte le corna che le spettano, anche se per anni
hai brillato della sua luce riflessa.
Proibì
ad Ellenisia qualunque esibizione canora ed anche la recitazione in
un film che l'avrebbe fatta sbarcare nel mondo del cinema. Cancellò
tutti i suoi appuntamenti e show, la tolse e si tolse dai riflettori.
Ma
il taglio era stato così netto che a lui venne il capogiro, e di
nuovo ci andò dentro con l'alcool.
A
letto stuprava letteralmente sua moglie, consumandola in atti brevi
ma violenti, che la lasciarono incinta tre volte. Arrivarono Stephen,
Jean e Charlotte, ad un anno di distanza l'uno dall'altro.
Ellenisia
impazzì a badare a tre marmocchi urlanti, con un marito alcolizzato
al carico che non faceva che picchiarla.
Ellenisia
si spense, il 19 agosto 1978, all'età di quarantaquattro anni, dopo
aver ingoiato una dose massiva di sonniferi.
I
bambini vennero affidati ad Amaranthine e successivamente alla
sorella di Paul, Jessica.
Ellenisia
si spense, il 19 agosto 1978, in seguito a un crack nervoso, e
furiosa contro sé stessa e la sua vita, afferrò il tubetto ed
ingoiò tre quarti del suo contenuto.
Ellenisia
si spense, ed i giornali parlarono della sua morte per mesi.
Ellenisia
si spense, ma ormai non se la ricorda più nessuno.
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